driving energy

Siamo il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa.

Esercitiamo il ruolo di regista e abilitatore della transizione ecologica per realizzare un nuovo modello di sviluppo basato sulle fonti rinnovabili, rispettoso dell’ambiente.

Sostenibilità, innovazione e competenze distintive ispirano il nostro agire per garantire alle prossime generazioni un futuro alimentato da energia pulita, accessibile e senza emissioni inquinanti.

Abbiamo la grande responsabilità di assicurare l’energia al Paese garantendone la sicurezza, la qualità e l’economicità nel tempo.

Gestiamo la rete di trasmissione italiana in alta tensione, una delle più moderne e tecnologiche in Europa, perseguendone lo sviluppo e l’integrazione con la rete europea, assicurando in sicurezza parità di accesso a tutti gli utenti.

Sviluppiamo attività di mercato e nuove opportunità di business portando in Italia e all’estero le nostre competenze e la nostra esperienza.

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lettera agli stakeholder

Cari azionisti, cari stakeholder,

il 2022 è stato un anno caratterizzato da uno scenario complesso. I tragici eventi in Ucraina hanno infatti provocato un ulteriore innalzamento dei prezzi delle commodities, generato spinte inflattive e messo in discussione, per la prima volta in decenni, il concetto stesso di sicurezza energetica del nostro Paese.

La guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica internazionale hanno dunque reso ineludibile per l’Italia un crescente impegno a ridurre il più possibile la dipendenza dalle fonti fossili e ad aumentare la sicurezza energetica nazionale, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea. Terna ha quindi rafforzato il proprio impegno al servizio del Paese e della collettività, in coerenza con il suo ruolo di regista della transizione energetica, per garantire una rete elettrica nazionale in alta e altissima tensione sempre più sostenibile, efficiente e in grado di assicurare la massima integrazione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili come sole e vento, di cui l’Italia è ricca come pochi al mondo.

Nonostante tale contesto, molto sfidante, Terna, grazie all’impegno delle sue oltre 5.400 persone, ha registrato un miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, fra i quali vale la pena sottolineare proprio la forte crescita degli investimenti nel core business delle infrastrutture elettriche. Nel 2022, infatti, abbiamo ottenuto le autorizzazioni per realizzare 29 interventi di sviluppo della rete di trasmissione nazionale per un valore che supera i 2,5 miliardi di euro: più che raddoppiato il dato record del 2021 e quasi decuplicato il valore del 2020.

Nel mese di marzo abbiamo aggiornato il Piano Industriale 2021-2025 Driving Energy imprimendo un’ulteriore accelerazione agli investimenti, arrivati complessivamente a quota 10 miliardi di euro nel quinquennio. Nel corso dell’anno abbiamo anche fatto significativi passi in avanti verso la realizzazione dell’opera più importante fra quelle programmate da Terna, il Tyrrhenian Link: a settembre, infatti, abbiamo ricevuto l’autorizzazione ad avviare i lavori del Ramo Est del collegamento sottomarino, quello fra Campania e Sicilia, nonché avviato formalmente il procedimento autorizzativo per il Ramo Ovest, quello fra Sicilia e Sardegna. Si tratta di un’infrastruttura strategica per il sistema elettrico nazionale che realizzeremo anche attraverso il finanziamento, per un importo pari al 50% del suo costo totale, concesso a novembre dalla Banca Europea per gli Investimenti.

Sono inoltre proseguiti secondo programma gli altri progetti di adeguamento e sviluppo della rete di trasmissione nazionale: opere indispensabili per accompagnare l’Italia verso l’obiettivo che l’Europa e l’Italia si sono dati, come gli interventi di riassetto della rete elettrica in diverse aree metropolitane del Paese, l’avvio dei lavori della dorsale Colunga-Calenzano, tra Emilia- Romagna e Toscana, e l’ammodernamento della rete in alta tensione nei luoghi che ospiteranno le Olimpiadi Invernali del 2026.

Le interconnessioni con l’estero svolgono un ruolo altrettanto strategico, assicurando la migliore capacità di scambio e di mutuo soccorso con i Paesi vicini. L’Italia, in virtù della sua posizione geografica, può diventare l’hub elettrico dell’Europa e dell’area mediterranea. Per questo motivo, abbiamo previsto la realizzazione di nuove linee transfrontaliere in aggiunta alle 26 già attive. Fra i collegamenti pianificati, abbiamo formalmente avviato il procedimento autorizzativo per l’interconnessione elettrica sottomarina che unirà la Sicilia e la Tunisia. Si tratta di un’opera strategica e, di per sé, già storica, poiché il progetto sarà in parte finanziato dall’Unione Europea ed è la prima volta che i fondi comunitari vengono assegnati a un’infrastruttura sviluppata da uno Stato membro e da uno Stato non appartenente all’Unione Europea.

Lo sviluppo della rete elettrica, oltre a essere cruciale per la decarbonizzazione, conferma quanto sia forte l’impegno di Terna a favore di una transizione energetica giusta che ha nella sostenibilità l’elemento primario del processo di creazione di valore e benefici per l’Azienda, per il sistema circostante e per l’ambiente. Gli interventi che abbiamo previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale, infatti, sono considerati per loro natura sostenibili per il 99% in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea. Per noi, essere sostenibili significa adottare un approccio alla realizzazione di infrastrutture elettriche che siano ben integrate nell’ambiente circostante e frutto di un confronto e un dialogo costanti con i territori e con gli enti e le amministrazioni che li guidano. Per questo motivo abbiamo adottato, per primi a livello internazionale, i criteri di valutazione del protocollo Envision che misura e certifica quanto le opere che realizziamo siano green e resilienti. La nostra strategia di sostenibilità, sempre coerente con i 10 principi del Global Compact a cui aderiamo dal 2009, tiene conto di tutte le dimensioni ESG, requisito imprescindibile per il raggiungimento appunto di una just transition. È un impegno continuo che coinvolge molteplici aspetti del nostro business, dalla difesa dell’ambiente ai progetti di economia circolare e alla riconversione elettrica della flotta aziendale, dalla valorizzazione dell’inclusione alla tutela della diversità e alla prevenzione di ogni forma di discriminazione. La nostra leadership nella sostenibilità è riconosciuta dalle principali agenzie di rating ESG, che hanno confermato la presenza di Terna nei principali indici di sostenibilità e la sua valutazione quale top performer: in particolare, nel Corporate Sustainability Assessment 2022 di S&P Global, Terna ha registrato il miglior punteggio a livello mondiale tra le 250 utility elettriche analizzate.

Per le nostre persone, capitale fondamentale di Terna, abbiamo proseguito le attività volte a creare nuove modalità di lavoro focalizzate sulla digitalizzazione dei processi aziendali e sulla sostenibilità, al fine di garantire maggiore efficienza, produttività, benefici logistici e un migliore work-life balance. Abbiamo sviluppato progetti dedicati alla mobilità sostenibile delle nostre persone, nonché iniziative di formazione innovativa come l’hub di ricerca Terna Academy, nato per rafforzare e valorizzare le competenze distintive delle colleghe e dei colleghi di Terna, cruciali nel percorso verso un futuro sostenibile e decarbonizzato. Abbiamo anche posto le basi per rispondere alla crescente complessità della rete del futuro, che sarà gestita con sempre maggior efficienza grazie al supporto della tecnologia e, in particolare, delle nuove competenze tecniche e digitali che abbiamo deciso di sviluppare avviando il Tyrrhenian Lab. Un investimento di 100 milioni di euro in 5 anni per un centro di formazione di eccellenza, distribuito nelle tre città in cui approderanno i cavi sottomarini del Tyrrhenian Link, per nuove figure professionali funzionali all’accelerazione del processo di transizione energetica.

Nei prossimi anni l’innovazione, le nuove tecnologie e la digitalizzazione continueranno ad avere un ruolo chiave, ancor più centrale, nella gestione delle infrastrutture energetiche, principale fattore abilitante della transizione energetica. A tal proposito, con il citato aggiornamento del Piano Industriale abbiamo aumentato gli investimenti anche su tecnologia e digitale, arrivando a circa 1,2 miliardi di euro dei 10 miliardi complessivi. Un’accelerazione sull’innovazione che ci ha visti anche debuttare, a dicembre, nel corporate venture capital attraverso la costituzione di Terna Forward, nuova società del Gruppo con la mission di investire nelle startup e nelle piccole, medie e grandi imprese ad alto potenziale innovativo e tecnologico. Inoltre, dopo il successo del primo anno, abbiamo lanciato la seconda edizione del programma di corporate entrepreneurship Terna Ideas in cui la sostenibilità, a conferma della sua funzione cruciale nel nostro business, è diventata uno dei criteri chiave per la proposizione e la valutazione delle idee innovative. Sul fronte internazionale ci siamo concentrati sul rafforzamento della collaborazione con prestigiose Università degli Stati Uniti al fine di accelerare la ricerca e sviluppare soluzioni innovative per l’evoluzione del settore elettrico, nell’ambito di una più generale strategia di rafforzamento della nostra presenza internazionale in un mercato con interessanti potenziali di crescita come gli USA.

 
Valentina Bosetti Presidente
Stefano Antonio Donnarumma Amministratore Delegato
 
 

driving energy

il ruolo di terna nella just transition

Il sistema elettrico nazionale si articola in diversi segmenti: produzione, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica. Con le attività di trasmissione e dispacciamento Terna occupa il segmento fondamentale della trasmissione. In qualità di operatore di reti di trasmissione elettrica o Transmission System Operator (TSO), infatti, deve da un lato disegnare una rete in grado di gestire la progressiva decarbonizzazione del sistema elettrico e una sempre maggiore integrazione delle rinnovabili (transmission operator), dall’altro garantire, istante per istante, che l’energia richiesta dai consumatori sia sempre in equilibrio con quella prodotta, attraverso il cosiddetto “dispacciamento” (system operator).

È un compito complesso, che richiede un coordinatore centrale, indipendente e dotato di visibilità complessiva su un numero elevato di attori, sia sul fronte della produzione sia su quello del consumo. Per questo Terna è il regista della transizione energetica verso un nuovo modello decarbonizzato.

Terna è consapevole del fatto che l’obiettivo della decarbonizzazione va affrontato considerando, oltre alla dimensione ambientale, anche quella sociale per attuare una just transition che sia il più possibile equa e inclusiva. In questo senso, è fondamentale un approccio multistakeholder che deve coinvolgere tutti i soggetti che impattano e vengono impattati dalla transizione quali, ad esempio, associazioni di categoria, società civile e portatori di interesse, attraverso partnership, tavoli di confronto e iniziative di ascolto.

La transizione verso un regime di produzione diffusa da fonti rinnovabili sta rapidamente modificando il mercato con la conseguente crescita esponenziale delle risorse attive connesse alla rete. La gestione delle richieste di connessione in alta tensione, che arrivano da chi propone iniziative rinnovabili, permette a Terna di avere una visuale sistemica sulla situazione attuale e sui futuri scenari. In questo modo il TSO può monitorare la capacità del sistema di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica nel rispetto dei requisiti di sicurezza e qualità del servizio, in una parola la sua adeguatezza.

Una sfida di grande complessità. In questo processo di transizione energetica Terna ha quindi un ruolo centrale, sia come abilitatore della transizione del sistema elettrico verso fonti rinnovabili sia come coordinatore centrale di questo importante processo di trasformazione. Per raggiungere l’obiettivo globale di decarbonizzazione la rete elettrica è il principale fattore abilitante.

 

il 2022 in sintesi

il 2022 in sintesimilioni di euro

 
Ricavi
2964,5
Δ+13,8%
 
Utile netto di Gruppo
857,0
Δ+8,6%
 
Debito netto
8576,3
 
EBITDA
2059,2
Δ+11,0%
 
Investimenti
1756,8
Δ+15,5%
 
Lanciata con successo, per la prima volta in Italia, un’emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida non convertibile green, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare nominale pari a 1 miliardo di euro e un’emissione obbligazionaria nella forma di Private Placement per un ammontare di 100 milioni di euro.
 
Sottoscritti cinque Credit Facility Agreement ESG linked per un ammontare complessivo di 900 milioni di euro e un finanziamento da 500 milioni di euro con la Banca Europea per gli Investimenti dedicato al progetto Tyrrhenian Link (Ramo Est).
 
Rinnovato il programma di emissioni obbligazionarie denominato “Euro Medium Term Note Programme” (EMTN) da 9 miliardi di euro.
 
S&P e Moody’s confermano il rating di lungo termine, rivedendo al ribasso l’outlook a seguito della revisione effettuata sulla valutazione della Repubblica Italiana.
 
 
Perfezionati, in data 7 novembre e 22 dicembre, i primi due closing della cessione delle attività di trasmissione di energia elettrica in sud America del Gruppo Terna a CDPQ, relativi rispettivamente ai primi tre progetti in Brasile e al progetto in Uruguay, per un valore di oltre 172 milioni di euro, in esecuzione dell’accordo preliminare firmato, in data 29 aprile, per la cessione dell’intero portafoglio di linee elettriche in Brasile, Perù e Uruguay per un valore complessivo di oltre 265 milioni di euro.
 
 
Autorizzati 29 nuovi interventi per lo sviluppo futuro della rete elettrica: valore complessivo oltre 2,5miliardi di euro.
 
Entrate in esercizio RTN: 192 km di nuove linee e 5 nuove stazioni.
 
Protocollo d’intesa tra Terna, Regione Lazio e Comune di Roma: quattro collegamenti interrati “invisibili” per un totale di 25 km a fronte di un investimento di oltre 60 milioni di euro.
 
Concluso l’iter autorizzativo del Tyrrhenian Link – Ramo Est e avvio formale anche dell’iter autorizzativo del Tyrrhenian Link – Ramo Ovest. Nelle tre regioni di approdo dell’opera ha preso il via a settembre il Tyrrhenian Lab con un master in collaborazione con le università di Cagliari, Salerno e Palermo: tra il 2022 e il 2025 si prevede la formazione di oltre 150 professionisti con competenze strategiche fondamentali per la transizione energetica.
 
Avviato il procedimento autorizzativo da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per la nuova interconnessione elettrica di Terna tra l’Italia e la Tunisia, da 600 MW in corrente continua che collegherà Europa e Africa. La Commissione Ue ha approvato lo stanziamento di 307 milioni di euro per co-finanziare l’infrastruttura (dal valore complessivo di 850 milioni di euro).
 
Firmati nuovi Protocolli d’Intesa con le associazioni ambientaliste Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia per lo sviluppo e la realizzazione di infrastrutture elettriche sempre più sostenibili, integrate nei territori e rispettose dell’ambiente e della biodiversità.
 
Realizzata Econnextion, la prima piattaforma digitale sulle richieste di connessione alla rete elettrica di impianti a fonte rinnovabile in Italia

sistema elettrico

 
Fabbisogno
317* TWh
Δ+1,0%
 
Copertura FER del fabbisogno
31* %
Δ-13,1%
 
Qualità ENSR
240* MWh
vs target 791
Prestazioni ben al di sotto dei target fissati dall’ARERA
 
Costi qualità
1,9* €/mln
Δ-67,8%
 

* Dati provvisori

 
 
 
5.497 dipendenti
(+361 unità rispetto al 2021)
 
242 assunti
under 30 anni
 
2,9 Indice di frequenza infortuni Terna
(+11% rispetto al 2021)
 
0,11 Indice di gravità infortuni Terna
(+31% rispetto al 2021)
 
 
 
16 brevetti ottenuti e
30 domande depositate
fino al 2022
 
67 progetti
nel portafoglio innovazione
 
 
73,7%
delle iniziative nella comunità coerenti con gli SDGs 4, 7, 9 e 11
 
483 incontri
con Amministrazioni locali
 
 
91% rifiuti riciclati
 
0,41
Incidenza percentuale delle perdite di gas SF6 sul totale dell’installato
capitale
finanziario
capitale
infrastrutturale
capitale
umano
capitale
intellettuale
capitale sociale
e relazionale
capitale
naturale
 

la strategia per la creazione di valore

Il processo di creazione di valore nel tempo di Terna è guidato da una Governance orientata al successo sostenibile attraverso la definizione di una solida strategia di medio e lungo termine, basata sul Piano di Sviluppo 2023 e sul Piano Industriale 2021-2025, con l’obiettivo di realizzare una transizione energetica giusta e inclusiva (la just transition). Gli altri elementi fondamentali che concorrono alla realizzazione di una transizione giusta sono la corretta allocazione delle risorse necessarie che Terna gestisce indirizzando i propri investimenti al servizio dell’efficienza e della resilienza della Rete di trasmissione nazionale (RTN) e la valutazione e gestione dei rischi economico-finanziari e ESG connessi al business e delle possibili opportunità ad essi correlate.
 

capitali

Per quanto riguarda i capitali tangibili Terna affianca al capitale finanziario quello infrastrutturale della Rete di Trasmissione Nazionale (“RTN”), che rappresenta la spina dorsale e il fattore abilitante della transizione ecologica. Oltre al capitale naturale fondamentali sono tutti i capitali intangibili, a partire da quello intellettuale fatto di competenze, riferimenti valoriali, orientamento all’innovazione e del grande patrimonio di dati con cui l’azienda gestisce il sistema elettrico.
 

finanza sostenibile

Terna è impegnata attivamente nello sviluppo della finanza sostenibile, sia a livello nazionale sia internazionale, con l’obiettivo di integrare pienamente il concetto di sostenibilità nella strategia finanziaria. Questo impegno si è concretizzato nell’emissione di obbligazioni green, destinate al finanziamento o al rifinanziamento dei cosiddetti “Eligible Green Projects”.

scarica il green bond report 2022

dati finanziari

Terna ha individuato questi indicatori come maggiormente rappresentativi delle sue performance economico-finanziarie: Ricavi, Margine operativo lordo (Ebitda), Risultato operativo, Utile netto di Gruppo, Debito Netto e Patrimonio netto di Gruppo. Questi KPI (Key performance indicator) sono quelli che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell’andamento del Gruppo. Le performance sono articolate nei tre settori operativi: Attività regolate, Non regolate e All’estero.
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